4 Ottobre 2016 - by staff staff

L’albero di Doussiè appartiene alla famiglia delle Fabaceae e proviene dalle foreste dell’Africa Centrale e Occidentale. Il suo legno è duro e molto resistente ed viene spesso utilizzato per la realizzazione dei parquet. Vediamo le caratteristiche che lo rendono un materiale adatto per questo impiego: duro, compatto e resistente, è un perfetto parquet per esterni.
Le colorazioni naturali che il Doussiè assume vanno dal bruno, al rossastro, al giallo-chiaro e si modificano notevolmente sotto l’effetto della stagionatura. Inoltre è un legno particolarmente soggetto al processo di ossidazione dovuto all’esposizione ai raggi solari, che fa si che le venature delle tavole si uniformino.
Il Doussiè è particolarmente adatto per gli ambienti esterni.
Pur rientrando tra i legni più duri, essendo soggetto soggetto ad ammaccature, urti e graffi per la caduta di oggetti e calpestio, è necessario sottoporlo a trattamenti preventivi e di finitura. Essendo soggetto all’ossidazione è facile notare delle differenze tra la fase di campionatura e quella di finitura. Ciò lo renderà leggermente diverso da quello scelto. Se lo terrete coperto da tappeti o mobili, potrà presentare diverse macchie di colore. In base alle caratteristiche mineralogiche e climatiche del luogo di provenienza il Doussiè avrà un aspetto e tonalità differenti.
27 Settembre 2016 - by staff staff

Il Teak è un legno resistente e pregiato, molto utilizzato per la pavimentazione dei locali, e fa parte dei parquet masselli. Scopriamone caratteristiche, origini e dove può essere utilizzato.
Proveniente dagli alberi tropicali il Teak è un legno della famiglia delle Verbenacee, che si caratterizzano per il legno duro e resistente. Il nome esatto dell’albero dal cui è ricavato il Teak, è Tectona grandis. Si tratta di un albero originario delle foreste tropicali del sud e sud-est asiatico: Laos, Vietnam, ma anche Myanmar. Il Teak arriva in Europa agli inizi del secolo scorso, importato per le sue doti eccezionali e molto utilizzato nell’industria navale.
Gli alberi di Teak presentano diverse proprietà in base alla provenienza. Generalmente, molto usato è il Teak proveniente da Giava e dalla Birmania, soprattutto per la realizzazione del parquet. L’aspetto di questi alberi è abbastanza regolare: i tronchi sono alti tra i 40-45 m e hanno un diametro che è in grado di raggiungere i 110-120 cm. I suoi tessuti interni sono ricchi di silice e oli estrattivi.
Per quanto riguarda l’aspetto del legno di Teak, anche ad occhio nudo si notano particolari caratteristiche che lo distinguono dagli altri: la tessitura mediamente fine, la fibratura generalmente dritta e le venature ben evidenti e marcate. Inoltre presenta un’ampia gamma di colorazioni naturali, dal giallo chiaro, quasi biancastro per l’alburno, al bruno-cioccolato, al rosso e persino al nero del durame, talvolta può anche assumere un aspetto verdastro, oppure bruniccio – grigiognolo. Da ricordare che con l’esposizione alla luce, il Teak è sottoposto al fenomeno di ossidazione e il legno tende a diventare più uniforme con toni di colore sul dorato.
Di grande bellezza è disegno naturale caratteristico di questo legno: striature irregolari e ondulate davvero uniche. La sua struttura e la sua composizione lo rendono un ottimo legno da impiegare per le costruzioni navali e davvero eccezionale per la realizzazione di pavimenti pregiati e resistenti. Infatti, il Teak è immune agli attacchi degli insetti ed è anche molto resistente all’azione penetrante e corrosiva dell’acqua, ottimo anche come pavimentazione per esterni per la sua caratteristica oleosità, anche senza il bisogno di trattamenti preservanti waterproof.
9 Agosto 2016 - by staff staff

Continuando nell’analisi delle peculiarità che incidono sui prezzi, la classe d’aspetto del legno, che indica le caratteristiche del legno, è determinata dalle norme europee che garantiscono gli standard per i produttori e i consumatori.
Le classi d’aspetto sono tutti quei fattori che riguardano le variazioni cromatiche, le caratteristiche naturali (omogeneità tonalità dei listelli), i nodi e le striature più o meno parallele. In base alle classi d’aspetto è possibile fare la seguente classificazione che determina la quantità di legno nobile presente nel parquet:
- Parquet massiccio – con o senza incastro
- Parquet prefinito multistrato
- Laminato – un finto parquet, data la sua composizione
Per quanto riguarda invece la classificazione qualitativa del parquet si distingue:
- rigatino – rappresenta la classe più elevata per la fibra diritta e fine e per la tonalità uniforme.
- nodino – è un’essenza caratterizzata dalla fibra diritta o piatta e dalla tonalità uniforme per la presenza di nodini di piccolo diametro.
Queste peculiarità incidono sul prezzo del parquet, dal momento che puntare sulla pregevolezza del legno porta a un aumento consistente dei prezzi: le essenze pregiate, infatti, non presentano nodi, hanno una colorazione uniforme, e presentano una fibra dritta e regolare, senza difetti. Ma questo è un aspetto puramente superficiale, non bisogna dimenticarsi della stagionatura del legno, eseguita con precisione. A un’estetica con qualche difetto non corrisponde necessariamente una qualità scadente.
In conclusione ciò che incide sul prezzo finale del parquet è la qualità del legno e la quantità di legno nobile presente, ovvero lo spessore di legno pregiato sul listello: da un minimo di 2,5 mm a 4 mm. Più alto è lo strato di legno nobile, più il prezzo aumenta, come avevamo spiegato confrontando legno massiccio e multistrato.
12 Luglio 2016 - by staff staff

Quando dobbiamo arredare una stanza è importante che tutto sia in armonia. Per questo, se vi siete innamorati di una particolare essenza di parquet e non volete rinunciarvi, è fondamentale abbinare tutto il resto. Trovare soluzioni di arredamento adeguate fa la differenza: ecco alcune dritte su come abbinare i colori delle pareti e i mobili al vostro parquet.
Questo tipo di pavimentazione è unica nel suo genere, unisce la raffinatezza della fattura all’ intimità dell’ambiente. Si tratta di una scelta unica che, tuttavia, non è sempre facile da abbinare al mobilio.
Cosa molto importante da considerare è la grandezza delle stanze e lo stile che vogliamo dare al locale. Vediamo quindi quando scegliere un parquet scuro e quando chiaro, e come fare i giusti accostamenti per un risultato impeccabile.
Se si sceglie un parquet scuro, come i parquet masselli in noce e in thermo, risalteranno pareti sui toni chiari, abbinandosi perfettamente con un muro dalle ampie vetrate.
– se la stanza non gode di una buona illuminazione, osare con tinte vivaci per gli arredi, in contrasto con il parquet scuro, è la scelta ottimale.
– se la stanza da arredare è un salone, un tocco di vera eleganza sono sono divani bianchi e mobili in legno. Giocando poi con i colori delle pareti e delle tende: dal color canna da zucchero al salmone.
– se invece si tratta della stanza da letto, molto azzeccata è la scelta di un letto in ferro battuto abbinato a mobili chiari, pareti rosa pesca e tende in tinta unita.
Se, invece, si sceglie un parquet chiaro, come il parquet color tortora o prefinito rovere gold, si avrà un’effetto di ingrandimento dello spazio che darà risalti alle pareti e meno agli oggetti.
-la scelta del parquet chiaro è particolarmente indicata per stanze di piccole dimensioni, perché ha la caratteristica di rendere più ampi gli spazi.
-nella scelta degli oggetti è importante trovare il giusto contrasto con le tonalità del muro.
14 Giugno 2016 - by staff staff

Quando dobbiamo scegliere il parquet più adatto alle nostre esigenze, è bene fare una valutazione complessiva di tutte le essenze disponibili sul mercato. Le possibilità di scelta sono molte: si passa dall’acero al frassino, dal rovere al wengé. Vista l’ampia selezione di specie legnose disponibili, non è facile capire quale essenza corrisponda maggiormente ai nostri gusti e alle nostre necessità. Generalmente ci lasciamo guidare nella scelta da criteri puramente estetici, ma questo, ovviamente, non basta. Per decidere l’essenza del nostro parquet è fondamentale conoscerne le caratteristiche tecniche e la sua resistenza nel tempo a umidità e temperatura, soprattutto se si tratta di parquet per esterni.
Diverse sono le caratteristiche che vengono associate alle essenze parquet: dalla denominazione botanica di ogni legno, che per semplificare viene modificata a livello commerciale, alle diverse colorazioni, fino ad arrivare alle modifiche fisico-meccaniche che si manifestano col passare del tempo. Vediamo quindi i principali criteri di classificazione delle essenze:
- Come primo criterio troviamo la massa volumica al 12% di umidità (kg/mc), che indica il grado di pesantezza del legno – leggero, fino a 500 kg/mc, pesantissimo oltre i 951 kg/mc.
- Passiamo poi al ritiro volumetrico, ovvero le variazioni del legno dovute all’umidità.
- Non meno importante è la stabilità dimensionale, che si riferisce al grado in cui un elemento, in questo caso il legno, mantiene le sue dimensioni anche sottoposto a condizioni climatiche estreme di temperatura e umidità.
- Un altro criterio fondamentale è la durezza, che viene misurata in kg/mmq e si riferisce alla resistenza alla penetrazione. Se l’essenza ha una durezza superiore ai 4,1 è considerata elevata.
- Per finire troviamo il criterio della durabilità. Si tratta della capacità del legno di resistere alla degradazione causata dall’attacco di funghi e microorganismi, misurata in percentuale.
Visti i principali criteri di classificazione delle essenze, vediamo ora quali sono quelle più utilizzate.
- IL ROVERE: un legno pesante, stabile, con buone caratteristiche di durezza e durabilità.

Rovere naturale
- L’ACERO EUROPEO: mediamente duro, è stabile e offre una buona resistenza all’urto.

Acero Europeo
- IL FRASSINO: legno pesante, è stabile e ha una durezza media.

Frassino termocotto
- IL FAGGIO: semiduro, compatto e a bassa ossidazione.

Faggio evaporato
- IL CILIEGIO: essenza medio-dura, compatta e semipesante.

Ciliegio delle Ande
- IL CABREUVA: durabile, di elevata durezza, a bassa ossidazione.

Cabreuva Dorada
- IL WENGE’: duro, ha elevata resistenza meccanica.

Wengé